Descrizione
Cantare amantis est
Concerto del Giubileo
In occasione dell’Anno Giubilare 2025
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
direttore Hossein Pishkar
Andrea Berardi organo
Saimon Sula, Gloria Pellegrino, Giada Focaccia, Matilde Legnaro Resca, Elena Dell’Erba, Livia Rigotti voci bianche
maestro del coro Elisabetta Agostini
Johann Sebastian Bach
Fuga in Si minore su tema di Corelli, BWV 579
Antonio Vivaldi
Sinfonia in si minore per archi e basso continuo “Al Santo Sepolcro” RV 169
Johann Sebastian Bach
Fuga (Ricercata N. 2) a sei voci da Das Musikalische Opfer BWV 1079/5
trascrizione per orchestra di Anton Webern
Richard Wagner
Karfreitagszauber (“Incantesimo del Venerdì Santo”), da Parsifal
Leonardo Marino
Madre, Speranza, Madre
per voci bianche, organo e orchestra d’archi (2025)
prima esecuzione assoluta
commissione di Ravenna Festival
Edward Elgar
Sursum corda op. 11 per archi, ottoni, timpani e organo
Nell’anno giubilare il progetto intitolato alle parole di Sant’Agostino non poteva non volgere lo sguardo all’elemento spirituale che permea tanta musica e che attraversa la stessa Ravenna, le sue chiese, le sue magnifiche basiliche. E gli organi che ognuna di esse custodisce: strumenti storici, straordinari, capaci nel soffio che anima il loro suono di far rivivere la storia della città e della sua gente. Si inaugura allora una sorta di percorso nella memoria racchiusa in quegli antichi meccanismi, rileggendola con gli occhi e le voci di oggi. In un Festival che è crocevia tra passato e futuro si intrecciano la scrittura contemporanea di Marino e quella immortale di Vivaldi, mentre il “moderno” Webern trascrive fedele la monumentale fuga di Bach. E le generazioni si danno la mano, cogliendo nel presente la lezione di ieri e la speranza di domani.
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