Vespri a San Vitale 2019

Luogo: Basilica di San Vitale

Indirizzo: Via San Vitale, 17 Ravenna RA , Ravenna (RA) MAPPA

Categoria: Evento

Periodo: Tutti i giorni dal 6 giugno al 14 luglio alle 19

Descrizione

Lo sguardo catturato dalla meraviglia dell’oro dei mosaici che vestono l’intera abside, i volti ieratici di santi e imperatori come sospesi nell’eterno; a terra le volute del “labirinto dell’anima”, incastonato nel pavimento del presbiterio: il cammino dei Vespri a San Vitale si dipana proprio lì, alle 19, all’ora che si frappone fra gli affanni quotidiani e il calare della notte, sfuggendo ai labirinti della routine grazie a quell’esperienza straordinaria che è la contemplazione della bellezza. Dal 6 giugno al 14 luglio, in collaborazione con l’Opera di Religione dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e da quest’anno con il prestigioso patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, la XXX edizione di Ravenna Festival rinnova il quotidiano pellegrinaggio musicale nella Basilica di San Vitale, uno degli otto monumenti della città riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Trentotto concerti, diciannove differenti programmi (di cui 14 selezionati attraverso un bando internazionale), una visita al Refettorio di San Vitale, parte del Museo Nazionale, e il simbolico biglietto da 1 euro per scoprire un tesoro di musica, storia, arte e spiritualità nello scrigno della basilica.

Programma

La rassegna si apre anche quest’anno con un’opera in forma di sacra rappresentazione: …e immediatamente diventai sapiente (6, 7, 9 e 10 giugno) varca la soglia dell’universo intellettuale e spirituale di Hildegard von Bingen, il cui pensiero - suggerisce Guido Barbieri, autore del testo su musica di Francesco Maria Paradiso - “è una cometa”, il cui nucleo incandescente è la fede ma la cui scia attraversa teatro e poesia, musica e filosofia, linguistica e scienze naturali. 

Sabato 8 giugno appuntamento unico con Domus supra petram, il concerto del LiberaVox Ensemble, costituitosi nel 1990 a Roma e diretto da Luigi Taglioni. “Una casa costruita sopra la roccia” è la definizione del Vangelo di chi basa la propria vita sull’ascolto profondo della Parola divina

Salmi, la performance per live electronics di Maurizio Alfonsi in programma dall’11 al 13 giugno, può definirsi una nuova forma di improvvisazione, dove il compositore è anche esecutore che ricrea attraverso un irripetibile gesto creativo il fluire materico del suono a partire da un distillato di musiche preesistenti. 

Il 14 e 15 giugno protagonista Il Giardino delle Muse, duo di flauti dolci composto da Simone Erre, docente nei conservatori di Castelfranco Veneto e Pavia, e dalla sua allieva Benedetta Ferracin. 

Se domenica 16 giugno l’appuntamento delle 19 è con i Tallis Scholars a Sant’Apollinare Nuovo (parte del percorso di sette concerti “Le sacre ore del giorno” di cui è protagonista il celebre gruppo vocale inglese), si riparte da San Vitale il 17 e 18 giugno con Violoncello solo. Delle sei suites di Bach per violoncello solo esegue le n. 1 in sol maggiore e la n. 4 in mi bemolle maggiore lunedì 17; la n. 2 in re minore e la n. 6 in re maggiore martedì 18, in un percorso che, con il concerto di Mauro Valli al Chiostro della Classense (4 luglio), completa l’intero ciclo, caposaldo della letteratura per violoncello che concentra, in uno strumento fino a Bach estraneo al concetto stesso di solismo, una straordinaria qualità e varietà di invenzione, di gioco, di poesia e al tempo stesso di infallibile razionalità.

Il 19 e 20 giugno nella penombra delle architetture antiche, il suono magico di un altro strumento solista, il sassofono di Dimitri Grechi Espinoza, sfrutterà l’unicità dell’acustica della basilica per creare armonie attraverso le risonanze naturali. 


Dal 21 al 23 giugno un altro percorso mariano si dipana attraverso il Seicento barocco proponendo autori legati in particolare a Venezia.

La viola da gamba, strumento principe del rinascimento per la sua somiglianza alla voce umana, sarà protagonista dal 24 al 26 giugno di Pulvus et umbra sumus, dedicato a uno dei maggiori polifonisti del Cinquecento, Carlo Gesualdo da Venosa, precursore della musica moderna.

Seguono tre concerti unici: il primo giovedì 27 giugno, con Il canto greco-bizantino di Nektaria Karantzi (la sera successiva la cantante greca sarà al Chiostro della Biblioteca Classense per Tra Oriente e Occidente con il pianista Vassilis Tsabropoulos); il secondo venerdì 28 con il Coro Ludus Vocalis diretto da Stefano Sintoni in Cantar sacro; il terzo sabato 29 con il Coro Ecce Novum guidato da Silvia Biasini e la Missa dolorosa di Antonio Caldara.


Il percorso dei Vespri continua il 30 giugno e 1 luglio sulle tracce del santo di Assisi, attraverso musiche del XIII secolo tratte dal Laudario di Cortona e dall’Ufficio Ritmico del francescano Giuliano da Spira. 

Il soprano Annalisa Ferrarini e l’arpista Carla They, entrambe forti di carriere che le hanno portate a esibirsi in prestigiosi teatri e festival, sono protagoniste del concerto del 2 luglio, Ave Maria.


Ritorno al Seicento con I concerti spirituali di Alessandro Melani, che il 3 e 4 luglio propone l’Opera III del compositore pistoiese, dedicata nel 1682 al Gran Principe di Toscana Ferdinando de’ Medici. 

Dal 5 al 7 luglio il gruppo vocale Gocce d’Armonia si misura con un esercizio di stile: il programma di Echi riflessi si concentra su temi “riflessi” in musica da autori che vanno dal medioevo ai giorni nostri.

Dall’8 al 10 luglio Melodie bizantine propone canti della chiesa ortodossa nelle espressioni di diverse tradizioni, da quella del periodo imperiale di Costantinopoli, a quella greca, fino alla serba-russa.

Giovedì 11 luglio appuntamento unico con Sacro contemporaneo e il soprano Giulia Zaniboni, che presenterà una serie di composizioni per voce sola di diversi autori contemporanei.

Venerdì 12 luglio i Vespri si spostano per un giorno al Refettorio di S. Vitale con Salotto Byron, omaggio al poeta inglese che a Ravenna arrivò nel 1819 - esattamente 200 anni fa - e vi rimase fino al 1821. 

Ultimi appuntamenti in rassegna il 13 e 14 luglio con l’Emblema Ensemble, quartetto d’archi che si accompagna alla chitarra di Giacomo Bigoni e al contralto Valentina Vanini.

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